Oramai sono anni che Ardea, oltre che per le carenze politiche degli amministratori che si sono succeduti negli anni, balza alle cronache sempre più spesso per fatti legati alla criminalità organizzata. Infatti non sono pochi i sequestri di beni siti nella nostra città a personaggi legati alla Banda della Magliana, alla n’drangheta, alla camorra e alla mafia, avvenuti in quest’ultimo periodo. Boss di ogni risma hanno trovato Ardea terreno fertile per i loro traffici per la mancanza di monitoraggio del territorio da parte delle Autorità costituite. Ad Ardea tutto è concesso sia dal clientelismo della politica locale che dalla scarsità delle forze di polizia presenti sul posto, rimaste con l’organico risalente a quando Ardea era una fetta di territorio agricolo con scarsa presenza di popolazione. Non per niente, alcuni anni fa, proprio il Comune di Ardea è stato oggetto di inchiesta da parte di una Commissione Prefettizia per presunte infiltrazioni mafiose, che pur avendo rilevato dei problemi oggettivi ha ritenuto solamente di dare delle direttive affinché si risanassero le mancanze. La criminalità sia Italiana che straniera oramai ha preso la residenza ad Ardea e non a caso, proprio in quest’ultimo periodo la prostituzione dilaga, i cantieri edili spuntano come i funghi nonostante la crisi economica che avvolge l’Italia e le attività commerciali in grande stile continuano a nascere, e nessuno si chiede come sia possibile tutto ciò, oppure se lo chiede ma evita di rispondersi. Cos’altro ci dobbiamo aspettare prima che qualcuno intervenga in maniera decisa?
Walter Giustini 
Il recente rapporto sulla criminalità, redatto dall’Osservatorio diretto dal Dott. Rosario Vitarelli e presentato dalla governatrice Polverini, vede Ardea al 3° posto, in quello del 2006 era al 5°. Se teniamo conto del fatto che il 1° posto di Fiumicino è influenzato dalla presenza dello scalo aeroportuale ed il 2° di Roma probabilmente da quella di molteplici ed articolate attività, ad Ardea spetterebbe la maglia nera. Cosa vogliamo commentare?
Sono d’accordo. L’ulteriore cosa negativa è che ad Ardea si continua a sottovalutare il problema. A chi fa comodo?
Lo sanno tutti e non lo sa nessuno? E sono ancora in attesa di leggere qualche commento sul risultato del rapporto sulla criminalità nel Lazio che vede Ardea sul podio.
Già nei primi anni 2000, in occasione di una riunione sull’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del Prefetto e di altre Autorità civili, militari e politiche, in veste di comandante dei Carabinieri di Tor San Lorenzo ho esposto pubblicamente le problematiche circa le infiltrazioni della criminalità organizzata sul territorio. Alla fine del convegno sono stato richiamato da alcune Autorità politiche le quali mi invitavano a rivedere le mie dichiarzioni in quanto il cittadino poteva pensare che loro erano stati eletti con i voti mafiosi, dato che Ardewa rientrava nel loro colleggio elettorale. Logicamente li ho mandati a quel paese. Quindi che commenti vogliamo leggere? Non fa comodo a nessuno pubblicizzare il problema