ARDEA: LE INTIMIDAZIONI ARRIVANO ALL’O.N.U.!!!

15 11 2013

Convegno: Dialogo sulla libertà d'informazione

 

senato

E sì, anche l’O.N.U. si sta interessando al fenomeno delle intimidazioni e degli attentati subiti da chi, in Italia, OSA denunciare a mezzo stampa. Tra queste anche quelle subite dai giornalisti e blogger di Ardea. Si è svolto ieri 14 novembre 2013, presso il Senato della Repubblica, alla presenza del Presidente Piero GRASSO e della Presidente della Camera dei Deputati Laura BOLDRINI un convegno intitolato “LA LIBERTA’ D’INFORMAZIONE CHE VORREMMO, QUELLA CHE ABBIAMO E QUELLA CHE RISCHIAMO DI NON AVERE” che ha visto la partecipazione di Frank La Rue – Special Rapporteur ONU per la promozione e tutela della libertà di informazione in Italia in visita ufficiale e che sul convegno stilerà la sua relazione ufficiale alle Nazioni Unite, e di alcuni rappresentanti della stampa Italiana.

A rappresentare la nostra città Luigi CENTORE, giornalista vittima di più attentati intimidatori, il quale nel suo intervento esternava testualmente:

“Signora Presidente della Camera e Signor Presidente del Senato Signori Onorevoli, sono grato del vostro invito che mi da la possibilità di far conoscere la gravità di fatti rimasti impuniti dalle leggi dello stato. Nella solennità di questo Palazzo finalmente riesco a riacquistare la fiducia nelle istituzioni che recentemente e vacillata nei miei pensieri. Ardea il comune in cui vivo e lavoro negli ultimi tempi è stata al centro di troppe cronache non proprio edificanti, mi riferisco alla notte del 10 luglio scorso e la successiva notte del 16, quando venne dato fuoco alla mia Fiat Panda e successivamente le auto di mio nipote e di mio fratello parcheggiate in strada antistante il mio studio tecnico e prima ancora il fuoco lambiva un edificio pubblico che ospitava l’ufficio tecnico comunale, la situazione è peggiorata, ed ancora per intimidire venivano date alle fiamme auto di politici e dell’ex comandante la stazione carabinieri di Tor San Lorenzo. In passato invece giungevano ai politici e dirigenti proiettili, lettere minatorie, finte bombe accoltellamenti e gatti impiccati sui cancelli di altri giornalisti locali. La percezione della popolazione locale è quella di sentirsi a due passi dalla Capitale abbandonati a se stessi. Nella mia professione di giornalista raccolgo ogni giorno sfoghi di cittadini che con molta attenzione e speranza osservano come il Governo con grande sacrificio tenta di portarci fuori da quella che è la più grande crisi che la storia Repubblicana ricordi, nello stesso tempo non capiscono per quale motivo i Governi locali non vengano attenzionati qualora risulti evidente la loro incapacità e distrazione a proposito di presunte infiltrazioni mafiose e di microcriminalità. Giornalisti, che riportando nei loro articoli, lo stato di illegalità diffusa in zone del loro paese, come l’area dei 706 ettari degli usi civici demaniali ormai terra di nessuno e di fuochi per il moltiplicarsi di discariche abusive e di materiali tossici nocivi, “gestite” da gente di pochi scrupoli, si finisce per dar fastidio a qualcuno e allora iniziano i balletti del fuoco. O si scrive di appalti pubblici. Nel comune di Ardea in questi ultimi tempi si è scritto di sequestri di Kili e Kili di droga, cattura di pericolosi latitanti, e di boss di organizzazioni mafiose, bande internazionali di tagliatori di autoveicoli, oltre ad attività commerciali svolte senza alcuna autorizzazione e spesso in barba ad ogni norma sulla sicurezza dei luoghi di lavoro con tacito permissivismo di chi dovrebbe controllare, racket della prostituzione. Mentre in altre zone i controlli sulle attività commerciali sono al limite della vessazione. Numerosi gli immobili confiscati a boss delle varie associazioni mafiose nostrane e straniere nel territorio di Ardea. Dai rapporti delle commissioni parlamentari dall’osservatorio regionale sulla criminalità nel litorale a sud di Roma non escluso Ardea emerge un quadro preoccupante per i paesi del litorale a sud di Roma. Inascoltata da parte delle istituzione l’interrogazione consiliare presentata dal consigliere Umberto Tantari del Pd, ove si evince l’assenza dello Stato, segnalazione da me pubblicizzata, senza trovare l’appoggio di certe istituzioni, ma trovare solo fiamme e il consiglio di smettere di scrivere. Tante le interrogazioni parlamentari bipartisan, sui fatti di Ardea, presentate Al Ministro dell’interno da parte dei deputati PIAZZONI, PILOZZI e ZARATTI, Andrea Ferro, Gregori, Tidei e Carella, del Senatore NENCINI, altre a quella presentata dal vicepresidente del consiglio regionale del Lazio On. Francesco Storace votata all’unanimità. L’insistenza dei miei articoli contro questo sistema senz’altro devono aver irritato chi non ama essere controllato sia pure da quello sparuto ed intrepido nucleo di tutori dell’ordine presenti ad Ardea. Figuriamoci se si invoca un rafforzamento di militi e un commissariato di Polizia di Stato in un paese come Ardea e Pomezia che ormai hanno superato i centomila abitanti. La situazione è peggiorata, la delinquenza ha alzato il tiro, reiterando gli incendi. Ma se Ardea piange altri paesi del litorale a sud di Roma come Ostia, Torvaianica, (Pomezia) Anzio e Nettuno, non ridono. Ad Ostia la criminalità è più agguerrita e i giornalisti più minacciati. Il Comune di Nettuno 5 anni fa fu sciolto per mafia, mentre quello di Ardea subì una commissione d’accesso ordinata dalla Prefettura di Roma (Prefetto Achille Serra), la quale impose delle prescrizioni a tutt’oggi ancora non attuate. Non certo è mancato l’impegno dei giornalisti locali, forse è mancato il controllo dello Stato. Per i tristi fatti avvenuti di recente proprio nel comune di Ardea, non è più possibile soprassedere all’attuale situazione così che i cittadini ed associazioni proprio domani daranno vita ad una fiaccolata che partirà dal piazzale della scuola media antistante l’ingresso del famoso museo Giacomo Manzù e raggiungerà la piazza principale di Ardea per chiedere alla politica ed alle istituzioni di non abbassare la guardia. Incendi su incendi colpiscono chi con i propri scritti fa informazione. Quasi dal motto “Taci o sparo”

Mi verrebbe naturale pensare che in Italia, dato il lassismo diffuso delle Istituzioni, sia necessario l’intervento estero per cercare di risolvere i problemi.

Ad Ardea, per esempio, nonostante tutto ciò che sta accadendo non si notano iniziative da parte di nessuno e quindi forse non ci resta che sperare, dopo quello dell’O.N.U., in un intervento della “N.A.T.O.!”

Nel frattempo mi procurerò una bandiera a stelle e strisce, non si sa mai!!!!

 

Walter GIUSTINI





ARDEA, IL SINDACO FA TANA LIBERA TUTTI!!!!

7 11 2013

 

TANA

Solo oggi ho avuto modo di vedere il filmato relativo al consiglio comunale di Ardea del 30 Ottobre e sono rimasto allucinato. Ciò che ha destato la mia preoccupazione più grande è stato l’intervento del Sindaco DI FIORI quando ha replicato al consigliere comunale di opposizione Mauro GIORDANI in ordine agli incendi delle autovetture succedutisi in questi ultimi mesi nella nostra città. Il primo cittadino, infatti, alla preoccupazione del consigliere GIORDANI affermava, riassumendo, che “i cittadini stavano enfatizzando il fenomeno riconducibile senz’altro a vandalismo o forse a chi voleva colpire l’amministrazione grazie al fatto che non permetteva più a qualcuno di poter gestire le cose a proprio piacimento come avveniva in precedenza ed invitava tutti al silenzio perchè pubblicizzare il fenomeno non faceva altro che agevolare l’operato di questi delinquenti. Come esempio portava l’omicidio TORNI, da tutti pensato come atto della criminalità organizzata e che invece poi (sue testuali parole) come si è visto LA MONTAGNA HA PARTORITO IL TOPOLINO!! Aggiungeva inoltre di essere CERTO, (ribadito più volte) che le Forze dell’Ordine avrebbero individuato i responsabili e che lui non si sentiva minimamente intimorito da certi gesti criminali!”

Mi auguro che le parole del Sindaco DI FIORI siano il frutto di stanchezza e distrazione poichè in caso contrario sarebbero di una gravità inaudita che mi indurrebbe senza alcuna remora a chiedergli di dimettersi immediatamente poichè la sua gestione amministrativa, così com’è, metterebbe in serio pericolo la città tutta.

Un Sindaco che invita a tacere la cittadinanza sul problema sicurezza del territorio, equivale a favorire l’escalation criminale. Forse dimentica, il nostro primo cittadino, che questa recrudescenza delinquenziale sta avendo il suo apice proprio sotto la sua amministrazione e forse dimentica ancora che nel passato, la mafia e la criminalità organizzata in genere per accrescere la sua potenza sui territorio si è avvalsa proprio dell’omertà e del silenzio da parte della società civile.

Questa alzata di spalle in relazione al fenomeno, il Sindaco DI FIORI poteva risparmiarsela. Lo stesso ventila l’ipotesi che questi “atti criminali, “ma vandalici secondo lui” potrebbero essere riconducibili “anche a chi non riesce più a gestire le cose a piacimento come accadeva prima” grazie alla sua Amministrazione che non lo permette. Bene, ci dica allora nelle amministrazioni precedenti, quando c’era chi riusciva a gestirsi gli “affari”  in proprio, lui dov’era. E ci dica come giustifica l’incendio delle auto di chi non fa parte e non ha mai fatto parte dell’Amministrazione Comunale, senza fare allusioni subdole, come già ha fatto in precedenza. In  ordine all’omicidio TORNI, inoltre, lo stesso Sindaco DI FIORI evidentemente ignora, sempre se verrà riconosciuto colpevole, lo spessore criminale della persona fermata dalle Forze dell’Ordine.

Invito caldamente il Sindaco DI FIORI a rivedere le sue dichiarazioni così gravi per i cittadini che minano la nostra sicurezza e a fare un’immediata smentita prima che qualcuno si senta autorizzato ad usare il suo stesso modo di fare, e possa anch’esso fare allusioni sul suo conto. Anche se, oramai, il nostro caro Sindaco ha fatto già TANA LIBERA TUTTI!!!!

 

Walter GIUSTINI





ARDEA, DOVE LA MINACCIA E’ D’OBBLIGO!!!

3 11 2013

 

locandina

E’ ora di dire basta!! Ad Ardea oramai si è capito che per sopravvivere bisogna ricorrere alla minaccia!! Sarà il cattivo esempio? Non lo so ma ognuno si stente in dovere di adottare ciò che più gli aggrada infischiandosene delle regole e della legalità. Non è possibile leggere certe locandine affisse in vari luoghi del territorio in cui si augura “ UN BRUTTO MALE A CHI OSA RIMUOVERLE” e ritorsioni a chi “NON LO PREFERISCE AGLI ALTRI…POICHE’ LUI E’ DELLA ZONA E VEDE…!!” Ora sarebbe il caso che le Autorità intervengano al più presto e procedano contro chi, arrogandosi il diritto di potere tutto, si permette di minacciare pur di vendere il suo prodotto. Questo è ciò che succede quando si ignorano i fenomeni negativi del territorio per pensare ai privilegi propri, dando il cattivo esempio come la prevaricazione e l’imposizione agevolata dal rilassamento dei controllori!!!

Grazie a chi sta permettendo tutto questo e a chi ancora difende il loro operato!!! E il Prefetto continua a dormire!!!!! Sogni d’oro!!!!

Walter Giustini





ARDEA, NON SVEGLIATE IL PREFETTO!!!

1 11 2013

 

dormire-homer

Nell’ultima assise consigliare di Ardea di due giorni orsono, il Sindaco DI FIORI informava la cittadinanza che in ordine all’emergenza criminalità nella nostra città aveva notiziato il Prefetto il quale gli aveva risposto che dovevamo stare tranquilli perchè ad Ardea la criminalità organizzata non era presente. Bene!!! Siamo contenti di essere stati rassicurati che ad Ardea tutto vada bene, solo che mi viene il dubbio se il Sindaco DI FIORI si riferisse ad un colloquio avuto col Prefetto di Roma o con quello di qualche altra Provincia. Perchè nel caso avesse parlato col Prefetto Pecoraro la cosa sarebbe preoccupante. Quindi ci vogliono far intendere che i numerosi incendi,  gli omicidi, il traffico di sostanze stupefacenti, le rapine, i copiosi furti, i numerosi immobili confiscati ad Ardea alla criminalità organizzata rientrerebbero in quelle attività per le quali basta richiedere la licenza di esercizio? Non conosco bene la carriera del Prefetto Pecoraro, me se le sue affermazioni fossero vere ritengo che non ha sicuramente avuto esperienze dirette col territorio, ma ritengo che al massimo ha diretto qualche ufficio burocrate, poichè se così non fosse, certe gravi affermazioni non avrebbe potuto farle. Rimango sbalordito e privo di speranze a sentire certe esternazioni da chi invece dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini. Fior fior di relazioni da parte del Parlamento, di associazioni antimafia e gli studi di settore unanimi nel affermare fortemente l’inquinamento mafioso del litorale sud di Roma non ha minimamente scalfito le preoccupazioni del responsabile della sicurezza della Provincia di Roma. Cittadini di Ardea, a che serve la fiaccolata dei prossimi giorni se già ci hanno rassicurato sulla nostra sicurezza? Non svegliate il Prefetto!!!!

Walter GIUSTINI